Da FORUM di EX NOVO.ORG - Archeologi e società.

CAVOUR - Nella pianura pinerolese, ai piedi di quella particolarissima formazione geologica che è la Rocca di Cavour, in età romana esisteva un insediamento indicato come "Forum Vibii", ossia "centro mercatale dedicato a Vibio ", nel territorio degli antichi Caburriati. La civiltà romana, nel corso dei secoli, penetrò a fondo, determinando le forme dell’insediamento, la divisione delle terre, l’impianto delle vie.

Di tutto ciò sono rimasti importanti resti, attualmente raccolti nel Museo archeologico "Caburrum", che, dopo decenni di lavori, verrà inaugurato sabato 21 giugno alle ore 15,30, nei locali del complesso abbaziale di Santa Maria. Sarà il terzo museo romano per importanza della Regione Piemonte, realizzato grazie all’intervento delle amministrazioni, delle soprintendenze ai beni Architettonici, Archeologici e Culturali, della Regione Piemonte e all’impegno della Compagnia di San Paolo.

Nel salone dell’ex tinaggio, si potranno vedere i principali reperti di epoca romana, a partire dal I sec. dopo Cristo, rinvenuti a Cavour e, attraverso una teca di vetro sul pavimento, resti dell’ "oppidum" romano nello stesso salone in cui pochi anni fa furono ritrovati. E poi, steli in pietra, iscrizioni, piccoli oggetti quotidiani, fino alle anfore cinerarie scoperte lo scorso anno a poche centinaia di metri dall’abbazia.

Il lapidario costituirà solamente il primo tassello di un più ampio progetto che vuole ripercorrere nelle sale dell’ex monastero benedettino l’intera storia cavourese, attraverso altre sezioni, dedicate alla preistoria -i reperti rinvenuti sulla Rocca sono tra i più antichi del Piemonte -, e all’alto Medioevo. Lo stesso complesso abbaziale è di per sé un museo, con la presenza di elementi storici di notevole fattura e la cripta, risalente all’epoca della dominazione longobarda, con l’altare più antico del Piemonte, ricavato da un antico capitello romano.

All’apertura del museo presenzieranno le autorità locali e gli esperti del settore. Per l’occasione, è stata allestita nelle sale del monastero una mostra tematica dedicata all’artista Mario Borgna, recentemente scomparso. Tale esposizione, che rimarrà aperta al pubblico gratuitamente sabato e domenica, comprenderà 18 opere del maestro, a testimonianza del legame tra Cavour e l’artista, che, oltre a realizzare una serie importante di studi sulla preistoria del paese, trasse ispirazione dai pittogrammi e dall’arte preistorica per l’evoluzione delle sue figure note come clown antropomorfi.